Il gioco dei travestimenti è un gioco di “finzione” nel quale il bambino si identifica in qualcun altro.
Si apprendono regole sociali e di ruolo,diventando protagonista di situazioni quotidiane che solitamente i bambini vivono da spettatori.
Attraverso questo gioco i bambini imitano e fanno propri i gesti quotidiani degli adulti, imparano, sviluppano, sperimentano i ruoli e le varie identità. Usando la fantasia e l’immaginazione, elaborano il loro vissuto, le emozioni che vivono nel rapporto con i loro genitori e il mondo esterno.
Con l’aiuto di una borsetta o di un cappello ,i bimbi inventano e raccontano delle storie, condividono insieme alle educatrici e ai propri coetanei un momento speciale e un po’ magico dove ci si può trasformare in qualsiasi “ personaggio”.
I bambini IMITANO la realtà che li circonda. Riprodurre episodi della vita quotidiana e recitare i ruoli conosciuti permette di esprimere i propri sentimenti, “avvicinarsi” alle paure e riflettere sul significato delle esperienze.
I bambini INTERPRETANO gli oggetti in funzione dell’immaginazione.
Come per magia un cucchiaio di legno diventa una splendente bacchetta fatata.
I bambini IMPARANO ad assumere diversi ruoli, a comprendere e condividere modelli comportamentali, a far giochi di finzione in piena libertà.
Al bambino basta un mantello per divenire, attraverso “un oggetto transizionale”, quel personaggio che tale oggetto caratterizza.
Lo spazio dei travestimenti è dotato di uno specchio che suggerisce moltissime esperienze di gioco alla scoperta della propria immagine e di quella dei coetanei.